LA MARCATURA IN CAMPO DENTALE, ODONTOIATRICO, ODONTOTECNICO E ORTODONTICO

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Il settore dentale utilizza una grande varietà di strumenti, componenti, e materiali diversi, che hanno in comune una sola cosa: la marcatura industriale. Come in ogni altro settore industriale, anche nel settore dentale è richiesto che produttori e rivenditori garantiscano qualità, controllo, usabilità e  tracciabilità per i propri prodotti. Per questo,  le normative sanitarie e non solo prevedono che ogni singolo componente venga marcato per poter essere tracciato dal momento della produzione fino alla destinazione finale, garantendo al contempo garanzia e qualità. Anche in questo caso, tutta la strumentazione, tra cui pinze, tenaglie, contrangoli, turbotrapani, fresette, ablatori, specchietti, ma anche sterilizzatori, apparecchi UV, sedie attrezzate e, ovviamente, ceramiche e materiali per protesi e apparecchi, devono essere marcate senza danneggiare o alterare le caratteristiche del materiale stesso, senza impatto strutturale sulla parte e senza poter causare micro abrasioni o fessure con il rischio di causare infezioni e altro. Gli strumenti in uso a dentisti e odontotecnici, inoltre, sono spesso di piccole dimensioni, per cui,la marcatura deve essere perfettamente leggibili anche se microscopica. 

 

Tutti i componenti del settore dentale devono essere marcati. Perché?

  1. Per essere conformi alle normative nazionali e internazionali che obbligano le aziende produttrici a marcare i propri prodotti con informazioni come il luogo di fabbricazione, il nome del fabbricante, le dimensioni e così via….specialmente, ad esempio, nelle protesi realizzate su misura o per gli strumenti chirurgici
  2. Per motivi di brand / marketing, ogni componente deve riportare il marchio o il nome del produttore
  3. Per la garanzia, come richiesto dai mercati e dalle leggi in vigore. Tutte le informazioni utili per la garanzia (lotto di produzione, numero di serie, nome del prodotto e così via …) devono essere marcate in modo indelebile sulla superficie del componente stesso
  4. Per fornire informazioni sul prodotto stesso (materiale, dimensioni, utilizzo) o per informazioni utili (tacche, fasce colorate e laser, misurazioni, ecc. …). Ad esempio, la dimensione di una fresa dentale, o le tacche su una siringa per l’anestesia locale o addirittura la dimensione di una protesti standard
  5. Per proteggersi contro la contraffazione che sta colpendo seriamente anche l’industria dentale, odontoiatrica, odontotecnica. Contrassegnare i componenti con tecnologie sofisticate può garantire l’originalità dei componenti stessi
  6. Per la responsabilità civile e penale in caso di strumenti o protesi difettose e dai danni che questi potrebbero recare. Inoltre, naturalmente, per proteggersi dagli strumenti difettosi di altri produttori.
  7. Per la tracciabilità dei componentirichiesta dai processi industriali contemporanei, per ottemperare alle direttive dell’Industria 4.0.
  8. Per rendere un prodotto più efficiace. La modifica della superficie, come ad esempio una zigrinatura o una microrugosità, può rendere il prodotto più efficace, aumentandone il grip sulla superficie ossea o su altre superfici.

 
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La marcatura nel settore dentale, odontotecnico e odontoiatrico: alcuni esempi

Frese dentali – Le frese dentali riportano sulla propria superficie – generalmente acciaio chirurgico o carburo di tungsteno – due tipi diversi di marcatura: un codice leggibile che permette la tracciabilità dello strumento e una serie di fasce scure che riportano la dimensione del diametro della fresa stessa: ad esempio, tre fasce indicano una fresa di 3 mm di diametro.

Protesti dentarie – Le protesi sono elementi realizzate su misura da tecnici specializzati assemblando componenti standard con parti preparate ex-novo. I materiali sono prevalentemente metalli, acciaio chirurgico, ceramiche e resine e devono essere marcati con un codice che permette al tecnico di fornire una dichiarazione di conformità del prodotto come da direttiva 93/42 CEE.

Dispositivi medici di ausilio al paziente – Fanno parte di questa categoria, apparecchi dentali, bite notturni e piccoli sostegni in metalli. Devono riportare un numero di codice per la tracciabilità, informazioni sulle dimensioni e utilizzo e, in certi casi, anche logo o marchio del costruttore.

Come si possono marcare i componenti legati al settore dentale, ortodontico, odontotecnico o odontoiatrico?

Il laser è la tecnologia di punta, ma anche i marcatori a battuta, a rullamento, elettrolitici, o, in certi casi anche a striscio e micropunti, riescono a garantire marcatura di altissima qualità riportanti informazioni come numero di serie, numero di lotto, dettagli sull’utilizzo o le dimensioni del pezzo, modifiche della superficie (ad esempio i perni per l’impiantologia) o, addirittura loghi aziendali.

I marcatori laser sono quelli più utilizzati, perchè garantiscono una marcatura rapida, indelebile e leggibile anche su porzioni molto piccole o su aree molto ridotte. Ad esempio, vengono utilizzate per la marcatura delle frese dentali, dei codici per la strumentazione da laboratorio o da intervento per i dentisti, e per i componenti in metallo e ceramica di protesi e capsule. Anche la marcatura a battuta viene ampiamente utilizzata per stampigliare numeri, loghi o scritte in modo permanente su parti come pinze e altre strumenti. I marcatori a rullamento, possono essere facilmente utilizzati nella marcatura di piccole circonferenze, mentre la marcatura elettrolitica può essere un’interessante alternativa al laser, anche se meno rapida e flessibile. In qualche caso, possono essere utilizzati anche i marcatori a micropunti e a striscio, più facilmente per marcare strumentazione e macchine per dentisti. Per altri materiali, come ad esempio plastiche utilizzate su poltrone per dentisti e altre strumentazioni è possibile l’utilizzo di marcatori a caldo.

Automator è dal 1940 specializzata nella produzione di macchine per marcare per il settore dentale.