Cosa significa marcare? La definizione recita: “L’operazione diretta ad applicare o imprimere un contrassegno funzionale e duraturo, atto a specificare la proprietà, la provenienza o la qualità”. Dunque, la marcatura può essere letta come il nome e il cognome che viene dato ad un manufatto, rappresentandone il tratto distintivo. In realtà la marcatura tecnica è anche un fatto culturale e, in tal senso, per molti versi è sottovalutata e considerata quasi un accessorio, non come parte integrante (e talvolta imprescindibile) del processo produttivo. Non è raro che si comprenda appieno l’importanza della marcatura industriale quando si presentano dei problemi, quali ispezioni, resi, etc.: la mancanza di una precisa identificazione può generare non poche complicazioni. Un altro interessante aspetto legato alla marcatura riguarda il valore aggiunto che può conferire al manufatto, al di là di tutto ciò che riguarda la mera identificazione: una marcatura accurata e di qualità riesce ad accrescere il prestigio del prodotto. I processi di marcatura devono comunque rispondere a continue nuove sfide, legate ai materiali, alle geometrie sempre più complesse, alla flessibilità, all’introduzione dell’automazione sulle linee, solo per citarne alcune. Questo porta allo studio di processi innovativi e di nuove tecnologie che rispondono e anticipano le esigenze del mercato.
La prima domanda da porsi, quando si deve implementare un “qualcosa di nuovo” è: perché? Quando è chiaro il motivo, allora il come segue quasi automatico, o comunque percorre un cammino già parzialmente delineato. Lo stesso iter dovrebbe essere seguito nella marcatura, facendo però acquisire al perché un ulteriore significato, cioè perché tutti dovrebbero marcare i propri prodotti.
Un rinomato produttore milanese di sistemi di marcatura (Automator International) in attività da quasi 80 anni, è riuscito a sintetizzare in dieci punti, che per rimarcarne l’importanza denomina “leggi”, i motivi per cui risulta fondamentale marcare il proprio prodotto, li abbiamo analizzati e a seguire li divulghiamo.
1.1 Obblighi legislativi Vi sono leggi, a carattere regionale, nazionale o mondiale, che obbligano i costruttori a marcare i loro prodotti in maniera permanente e secondo specifici criteri. È il caso per esempio, delle armi, che devono riportare nella marcatura il costruttore, la città e lo Stato, il numero di serie del prodotto, il calibro e il modello. Discorso analogo vale per il telaio degli autoveicoli dove la marcatura risponde ad una sorta di codice parlante. Fra gli esempi potrebbero essere annoverati anche gli estintori, che richiedono il numero di matricola, l’anno di produzione, il nome del fabbricante e kg. di polvere contenuta. Metalli preziosi, quali oro o argento seguono anch’essi una marcatura obbligatoria, standard a livello mondiale che ne determina la purezza e la provenienza.
1.2 Marketing Il marketing di un prodotto prescrive che lo stesso abbia sempre ben visibile, in maniera permanente, il logo aziendale. Quest’azione, detta anche branding, richiede una marcatura che perduri nel tempo.
1.3 Garanzia La garanzia sui prodotti è un obbligo di legge in molti stati, anche se con durate variabili. Per far valere la garanzia è indispensabile che il prodotto sia opportunamente marcato, com’è il caso dei telefoni cellulari, dotati di codice IMEI.
1.4 Informazioni Molti prodotti in commercio devono aver evidenziate alcune informazioni aggiuntive, quali quelle relative all’utilizzo, piuttosto che informazioni tecniche o identificative del prodotto stesso. Esempi tipici possono essere i ganci e golfare di sollevamento piuttosto che le chiavi esagonali.
1.5 Contraffazione La contraffazione può essere sia di prodotto che di marchio e, contrariamente a quanto si ritiene comunemente, non riguarda solo il settore della moda, ma qualsivoglia. Per esempio, il pirate spare parts riguarda molto da vicino settori quali l’automotive, l’aeronautico e il militare, ma non solo, prodotti specie se di successo vengono copiati o clonati in ogni settore. In questi casi l’unico modo per difendersi è la marcatura utilizzando tecnologie e modalità sofisticate, specificatamente messe a punto per l’anticontraffazione. Sia che si tratti di contraffazione di prodotto che di contraffazione di marchio, la marcatura è fondamentale, nel primo caso per ben differenziare il prodotto, nel secondo per evidenziare e difendere il brand.
1.6 Estetica Mediante la marcatura, in particolare con le tecnologie laser ed elettrochimiche, le superfici dei manufatti possono essere arricchite e abbellite con disegni e ricami, oppure sfruttando le proprietà dei materiali, con la creazione di giochi cromatici. Le lavorazioni con marcatura a fini estetici sono permanenti e durature, ripetibili e realizzabili sia su piccolissimi lotti di prodotto che su numeri importanti. Addirittura, con certi laser è possibile creare loghi olografici su metallo, particolarmente adatte per l’anti-contraffazione nel settore Fashion.
1.7 Responsabilità civile e/o penale del costruttore Ogni costruttore è responsabile di eventuali danni che il proprio manufatto può arrecare, e questo è vero e valido per ogni step della filiera produttiva, come insegnano i principi della garanzia di qualità. Ma come è possibile avere la certezza sulla produzione del manufatto eventualmente contestato? La documentazione cartacea, in sede legale, non ha valore, ma ciò che è scritto, cioè marcato, sul pezzo può tutelare, in particolare le informazioni riportate nella marcatura possono essere di grande aiuto. Un esempio importante è la “prevenzione” di eventuali problemi legati alla responsabilità civile e penale nel caso di componenti automobilistici difettosi: la marcatura dei componenti permette al costruttore, qualora fossero riscontrati problemi, di intervenire solo su vetture con installati manufatti di una determinata serie, anziché intervenire a tappeto. Recenti azioni di prevenzione in campo automobilistico ne sono la prova.
1.8 Tracciabilità del prodotto La tracciabilità è uno dei punti cardine di Industria 4.0 e rappresenta una parte fondamentale nella moderna produzione. Infatti, solamente se il prodotto porta una marcatura è possibile tracciare lo stesso all’interno della produzione. Con le nuove tecnologie di marcatura il manufatto può essere tracciato durante tutto il suo ciclo di vita, anche esternamente alla produzione, abbinabili a dispositivi per la lettura della marcatura una serie di informazioni, che possono variare caso a caso. Esempio di informazioni attivabili potrebbero risultare il luogo in cui il componente lavora (in alcuni casi vengono inserite le coordinate GPS) o le manutenzioni effettuate, ma moltissime altre potrebbero essere le informazioni inseribili.
1.9 Personalizzazione La personalizzazione dei manufatti è sempre più richiesta, in quanto rendono unico un oggetto. Questo è particolarmente vero nei settori di alta gamma, quali il gioiello e i metalli preziosi, la moda o il fashion in più generale, ma vale anche per ogni azienda che voglia gratificare con gadget collaboratori o clienti, apponendo il proprio logo o altra simbologia distintiva. La personalizzazione sfruttando le opportunità offerte dalla marcatura è estremamente flessibile, ha un carattere permanente e fornisce risultati di altissima qualità, tanto che questo tipo di personalizzazione sta diventando una tendenza adottata in via definitiva. La personalizzazione non è soltanto per i gadget, ma anche per l’industria: un cliente può richiedere al produttore di personalizzare un prodotto che acquista con dettagli o informazioni del cliente stesso. Ad esempio, attraverso l’utilizzo di caratteri linguistici, cirillico o ideogrammi.
1.10 Modifica della superficie Sempre più frequente è la richiesta di modifica della superficie del manufatto. La tecnologia offre diverse tecniche per la modifica superficiale che può essere eseguita anche tramite un processo di marcatura, arrivando ad ottenere superfici zigrinate, godronate, micropallinate, ma anche con una texture personalizzata, anche di tipo artistico.
I motivi che spingono verso la marcatura dei manufatti risultano dunque molteplici e diversificati, alcuni dettati da ragioni anche molto diverse tra loro, altri da obblighi di legge o da raccomandazioni. Per cercare di arginare il mercato della contraffazione, a tutela della propria produzione, è auspicabile che la marcatura diventi un passaggio obbligato del processo produttivo.
2. Le tipologie
Le soluzioni di marcatura sono molteplici e si differenziano in funzione del tipo di applicazione, dei materiali, della geometria, etc., e, ovviamente, anche per il costo. In linea di massima le soluzioni standard sono in grado di coprire buona parte delle esigenze ma non è raro lo sviluppo di personalizzazioni, per rispondere a problematiche specifiche.
3. Le strategie di scelta
Il primo motivo di scelta deve sempre essere la qualità del macchinario: per quanto riguarda la tecnologia laser esistono sul mercato macchine di provenienza prevalentemente asiatica, il più delle volte laser FIBRA, prodotte da compagnie che danno più attenzione al basso costo rispetto a privilegiare qualità, servizio e attenzione alle normative oltre ai vari problemi legati alla sicurezza dei dispositivi laser. Per non incorrere in brutte sorprese, meglio dunque affidarsi ad aziende europee conosciute da decenni, certificate e di comprovata esperienza. Automator, ad esempio, compie quest’anno 80 di attività come produttore di macchine e sistemi per la marcatura industriale, cosa che la porta ad essere una realtà tra le più longeve nel panorama industriale italiano. La tracciabilità sta diventando una condizione indispensabile in molti settori merceologici, seppure con caratteristiche diverse che variano da stato a stato e secondo la natura dei componenti. Il ruolo dell’estetica e della personalizzazione dei manufatti, così come la certificazione di autenticità e provenienza, sono ulteriori fattori che spingono verso una marcatura precisa e indelebile. Partendo da questi presupposti, oggi disponendo un’ampia gamma di soluzioni tecnologiche, si marca praticamente qualsiasi materiale e prodotto. Ma quali sono i criteri di scelta? Le tecnologie di marcatura disponibili sono diverse, dalle più semplici ed economiche alle più complesse integrabili in linee di processo automatizzate, ma il criterio di scelta parte sempre dalle specifiche esigenze del singolo progetto. I parametri in gioco sono numerosi, alcuni dei quali con un’influenza più marcata, altri un po’ più sfumata, ma certamente fondamentali risultano come già detto, materiali, tipologia di superficie e trattamento, oltre, ovviamente, alla tipologia di marcatura e di risultato che si desidera ottenere. Nella scelta del processo più idoneo vanno comunque attentamente considerati, oltre a materiale, geometria e dimensioni del manufatto, anche la produttività attesa, misurata in numero di parti da marcare all’ora. La scelta della più corretta strategia di marcatura coinvolge però anche un altro aspetto fondamentale: la scelta del fornitore. Di fatto la marcatura è un processo “speciale”, con un ruolo “speciale” che non deve essere sottovalutato, in particolare quando dettato da obblighi normativi. Riuscire a scegliere la tecnologia migliore per la specifica applicazione, in una vasta gamma di offerte, significa che il ruolo del fornitore deve necessariamente elevarsi a quello di consulente tecnico per quanto riguarda la tecnologia laser, ad esempio, di particolare importanza è il tema della sicurezza: prediligere, ad esempio, marcatori laser dotati di shutter meccanico a doppio sensore di sicurezza CE, al posto del più comune “shutter elettronico”, che non è un vero shutter ma un dispositivo che non esclude la fuoriuscita di una minima quantità di raggio laser. La normativa in vigore ( EN ISO 14119) prevede che il laser sia dotato di blocco meccanico (shutter) del raggio realizzato solamente con componenti marcati CE in accordo alle direttive 2014/30/UE-2014/35/UE e di sicurezza funzionale a doppio canale del “Sensore di sicurezza” con principio d’azione RFID in accordo alle norme IEC 60947-5-3, ISO 13849-1, IEC 61508, IEC 62061. La capacità consulenziale nasce dall’aver maturato una profonda esperienza, tale da capire a fondo quali sono le esigenze applicative, in modo da poter orientare adeguatamente le scelte, con un occhio volto anche al futuro. Il partner ideale in questa fase deve quindi essere in grado di identificare il focus, secondo le reali esigenze applicative del cliente, siano esse singole o plurime, valutarle con attenzione e proporre la più idonea soluzione con professionalità. Ricordiamoci che le tecnologie, come abbiamo visto, sono molte e quindi non ci si deve lasciare abbindolare da venditori che hanno una sola tecnologia da proporre. In ultimo, meglio, come sappiamo, prediligere il Made in Italy, che è ancora un elemento di garanzia. Il fatto che una ditta sia basata in Italia, non garantisce al cliente che il prodotto venduto sia davvero Made in Italy e che soddisfi le normative vigenti sia in tema di sicurezza macchine sia in tema di sicurezza del laser. E’ necessario pertanto pretendere dal produttore garanzie scritte sul fatto che la macchina rispetti le direttive 2014/30/UE-2014/35/UE e, per quanto riguarda i laser, le norme IEC 60947-5-3, ISO 13849-1, IEC 61508, IEC 62061.
L’esperienza Made in Italy che conta, dal 1940!
Nel 1940 chi poteva pensare all’importanza che avrebbe avuto la marcatura? Eppure, Maurizio Barcilon, fondatore di Automator, era già convinto che, prima o poi, si sarebbe capita l’importanza di marcare. Con questo spirito, alle porte di Milano, è nata e cresciuta Automator, azienda focalizzata esclusivamente sui sistemi per la marcatura industriale, tanto che sarà il mercato a determinarne e riconoscerle un ruolo di leadership a livello mondiale. Automator International, che nel 2020 festeggia i suoi 80 di attività nel mondo delle macchine utensili, è oggi l’unica azienda al mondo che progetta, realizza e commercializza soluzioni basate su tutte e sette tecnologie di marcatura industriale offerte dal mercato, aderendo e promuovendo fermamente il concetto “filosofia Ecologica” ossia che tutti i macchinari debbano essere pensati e prodotti secondo i criteri ecologici di un’azienda rispettosa dell’ambiente e del suo impatto ambientale. Fiera della sua rete globale di filiali e distributori nel mondo, Automator International oggi copre ben 80 paesi e oltre 220 settori merceologici, e con una consulenza specializzata e puntuale, guida i suoi clienti alla scelta della soluzione a loro più idonea, tra gli oltre 50 modelli a disposizione e sono i numeri a garantirlo: più di 15mila clienti nel mondo e ben oltre 120mila macchine installate, che lavorano ogni giorno e tutte quante orgogliosamente Made in Italy!